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Il nostro sindacato datoriale rilancia le priorità per il nostro Paese affinché si innesti nel tessuto economico e sociale un’adeguata e profonda ripresa da agganciare possibilmente con il PNRR.
E’ necessario ribadire che per noi di FederPartiteIva si ritiene inopportuno parlare di “lotta all’evasione fiscale fine a sé stessa” come la panacea di tutti mali perché è sotto gli occhi di tutti che, da decenni e decenni a questa parte, il nostro sistema pubblico di riscossione dei tributi non è performante.
Anzi, constatiamo che si incassa pochissimo nonostante ci sia un’alta pressione fiscale abbinata ad una eccessiva burocrazia fatta da regole che cambiamo di continuo che spesso risultano poche chiare e che occupano più giornate di lavoro rispetto agli altri paesi dell’Unione Europea.
L’evasione fiscale nel nostro Paese consta di 80 miliardi di lavoro sommerso che va ad aggiungersi alla parte sommersa proveniente dalla criminalità, di circa 20 milioni di cittadini in debito con l’Erario, del 50% dei debiti provenienti da ogni singolo cittadino che è pari a meno di mille euro.

Pertanto, FederPartiteIva auspica che la politica si faccia carico quanto di prima di costruire, avendo una visione d’insieme, un nuovo impianto fiscale “davvero giusto” per le imprese, per i professionisti e per le famiglie onde evitare in futuro di approvare ulteriori “condoni fiscali”. Tutto questo va per forza di cose abbinata ad un’autentica semplificazione della burocrazia e della “giungla” normativa.

Ancora, è necessario intervenire in maniera “strutturale” anche nel versante del mercato del lavoro ed, in primis, concentrandosi sulle “politiche attive del lavoro”, che per noi di FederPartiteIva andrebbero finanziate adeguatamente anche dal PNRR, sulla riforma degli ammortizzatori sociali al fine di introdurre un “unico ammortizzatore sociale” per le micro e piccole imprese, sulla riformulazione del “lavoro stagionale” e su un cospicuo abbattimento del “cuneo fiscale”.
Concludendo, per quanto concerne l’aspetto previdenziale del nostro Paese, è opportuno anche mettere mano sulle pensioni per attuare una giusta “riforma delle pensioni” e continuando a valorizzare la previdenza complementare.

Come sappiamo è stato siglato in data 6 aprile 2021 tra il Governo e le Parti Sociali il nuovo Protocollo di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro.

Pochissime e peculiari le novità ad eccezion fatta per la possibilità, all’interno di qualsiasi luogo di lavoro, concessa ad ogni tipologia di datore di lavoro di poter effettuare le vaccinazioni ai lavoratori dipendenti, compresi i titolari delle attività produttive, fermo restando che l’adesione sarà pur sempre su base “volontaria”.

Tre sono le opzioni in campo per avviare le vaccinazioni in azienda:
1) è il singolo datore di lavoro, anche in forma aggregata con altri datori di lavoro, a permettere le vaccinazioni all’interno dei luoghi di lavoro;
2) ricorrere alle strutture sanitarie private attraverso apposite convenzioni;
3) rivolgersi alle sedi periferiche dell’INAIL.

L’azienda, dietro la redazione di un apposito “piano aziendale per la vaccinazione”, ospiterà in appositi spazi il gruppo di operatori sanitari autorizzati che è addetto alla somministrazione del vaccino, mentre, il proprio Medico Competente fornirà ai lavoratori adeguate informazioni sui vantaggi e sui rischi connessi alla vaccinazione e sulla specifica tipologia di vaccino nel pieno rispetto anche della normativa sulla riservatezza dei dati personali e dei dati sensibili.

Il costo per la realizzazione e la gestione del “piano aziendale per la vaccinazione” è a totale carico del datore di lavoro, costi per la somministrazione inclusi, mentre la fornitura dei vaccini, delle siringhe e degli aghi e degli strumenti informatici dedicati alla registrazione delle vaccinazioni è carico del Servizio Sanitario Regionale di competenza.

Qualora un’impresa non è in grado di affidarsi ad una struttura sanitaria privata potrà rivolgersi alle sedi periferiche dell’INAIL in maniera totalmente gratuita.

Ulteriori novità previste dal presente Protocollo di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro consistono:
– nell’obbligo di rispettare, da parte dei lavoratori positivi per un periodo superiore ai 21 giorni, il ritorno in azienda soltanto se è preceduto dalla negativizzazione derivante dal tampone molecolare o antigenico effettuato nelle strutture autorizzate;
– nella possibilità di poter produrre in autonomia il liquido detergente seguendo le disposizioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Tale Protocollo di aggiornamento di sicurezza anti-contagio, pertanto, ha dato il via libera alla realizzazione di “Punti Straordinari di Vaccinazione” – che partirà quando arriveranno le nuove dosi di vaccini – i quali affiancheranno i punti già attivati in precedenza dalle ordinanze normative statali.

Più di tutte, l’abbattimento incisivo della pressione fiscale è considerata da FederPartiteIva come la misura principale da prendere immediatamente in considerazione per salvare il nostro Paese.
Gli imprenditori e i professionisti hanno urgente necessità di ottenere un alleggerimento del carico fiscale in quanto è sotto gli occhi di tutti che, soltanto in tale maniera, avranno a disposizione una adeguata somma di denaro utile per ritornare ad investire perché sappiamo perfettamente che la banche non sono più proiettate verso le micro e piccole imprese e perché, soltanto attivando continui investimenti, che un’impresa oppure uno studio professionale può continuare a sopravvivere e allo stesso tempo pianificare futuri progetti di crescita e/o di rafforzamento economico e patrimoniale.

Una particolare nostra richiesta in tal senso riguarda l’abbassamento cospicuo del cuneo fiscale per le assunzioni delle donne che pagano il prezzo più alto del nostro sistema economico e sociale. Così facendo le imprese non saranno disincentivate a trovare una “soluzione” per licenziare donne in prossimità di gravidanze.
Ancora, per noi di FederPartiteIva sarebbe auspicabile che si abbattesse la pressione fiscale anche per le imprese neo-costituite da donne e dai giovani under 30.

Sarebbe opportuno, per queste ultime due casistiche, abbassare drasticamente le imposte previdenziali destinate all’INPS per i primi due anni e al massimo per i primi tre esercizi.
Cogliamo l’occasione noi di FederPartiteIva di riproporre a tutti i partiti politici presenti nel nostro Parlamento l’abolizione del “solve et repete” da quei processi tributari, avviati verso la controparte rappresentata dallo Stato Italiano, il quale è quel principio secondo cui un’impresa oppure un professionista oppure un singolo cittadino contribuente è obbligato prima a pagare un’imposta oppure una specifica tassa per poi procedere legalmente a richiedere un risarcimento per i danni subiti.

Ancora, sarebbe necessario sburocratizzare l’Apparato Statale rendendo possibile l’avviamento di un’attività produttiva in soli sette giorni lavorativi per il tramite di un meccanismo di silenzio-assenso e di autocertificazioni con l’intento di velocizzare i tempi delle autorizzazioni necessarie.

Infine, è chiaro che la politica si faccia carico – con l’introduzione di adeguate misure di politiche attive, di formazione continua e di prepensionamenti e con una riforma degli ammortizzatori sociali – anche della fase post-blocco dei licenziamenti che sarà operativo di certo fino al prossimo 31 marzo ad eccezione, si immagina, per il settore della ristorazione e del turismo che ha pagato e che sta ancora pagando il costo più alto.